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Sommaruga, Àngelo.

Editore e giornalista italiano. Iniziò a Cagliari la sua attività con la pubblicazione di un periodico letterario di ispirazione popolare e anticlericale dal titolo “La farfalla” (1876). Trasferitosi a Roma, nel 1881 fondò un'organizzazione editoriale che diede avvio tra l'altro alla pubblicazione della “Cronaca bizantina”, una rivista che riuniva nella direzione e collaborazione i nomi più illustri del mondo letterario del tempo: G. Carducci, G. D'Azeglio, E. Panzacchi, L. Capuana, M. Serao, E. De Amicis, G. Verga, O. Guerrini. Tra gli altri periodici di rilievo fondati da S. si ricordano: “La Domenica letteraria” (1882), “Il messaggero illustrato”, “Nabab” (entrambi del 1884) e “Le forche caudine”, un giornale di argomento politico, letterario e artistico, diretto da P. Sbarbaro, che più degli altri contribuì alla notorietà dell'editore. Sui periodici di proprietà di S. vennero pubblicate varie opere letterarie dei giovani scrittori dell'epoca: G. D'Annunzio (Canto novo, Terra vergine, Il libro delle vergini, Intermezzo di rime); E. Scarfoglio (Il processo di Frine, Il libro di don Chisciotte); M. Serao (Piccole anime); G. Pascarella (Er morto de campagna); G. Carducci (Eterno femminismo regale, Confessioni e battaglie, Ça ira, Conversazioni critiche). Notevole fu anche la tecnica tipografica adottata da S., concepita unicamente in funzione del libro e finalizzata alla sua imposizione agli occhi del pubblico. Nel 1885 S. fu costretto a porre fine alla sua attività di editore e giornalista perché aveva continuato a pubblicare scritti di Sbarbaro, anche dopo l'arresto di quest'ultimo. La rievocazione della propria attività e, in particolare, delle vicende degli ultimi anni venne affidata da S. ai volumi di memorie Cronaca bizantina (1881-85) e Note e ricordi, oltre che all'autodifesa Giudicatemi (Milano 1857-1941).